venerdì 24 febbraio 2017

Οδυσσέας

E' così strano soffrir latrando a questi strazi

I nostri spazi i nostri silenzi

Lenti si accumulano approntando strali e fortunali

Su questo capo

Che sebbene orfano di canizie fu antico nel suo divenire

E di che tempra fu fatto

Un cuore che in vetro franto agonizza in sterminati lamenti

sabato 11 febbraio 2017

Il Matto

Mollemente adagiato su quest'ansia
che spinge e stride come l'onda di marea
nel flusso continue e incoerente di uno sfarfallio
a rimestare l'ombra delle ore in pensiero di ovatta

E della danza scialbante tenuto in disparte
per un difetto e un danno che strozza ogni istante
schizzato sulla tela che non ha più la certezza di dipingere
se mai è stata salda barra che chiude ogni giorno
aprendo alla notte un calderone enti
in stanze che non hanno più stelle

domenica 5 febbraio 2017

mercoledì 1 febbraio 2017

Sol

Vanamente e solo sfiorato con la mente

di pavoni levigati nel latte garrire per i sozzi sospiri
i languidi lacci che in binari abbracci si ricongiungono a certi umori

e non vola forse quel serpente le cui lenti sottili 
ingigantiscono un muscolo sanguinante di ego
e le colombe pure friniscono al suo abbaiare

mentre il ventre lurido di cenere e plastica coassiale
in corde mute masturbate dagli scheletri
si strugge per un stilla pigra nelle catena di montaggio