Liberato dal tempo e dalle sue catene
Libero infine da certe pene
Fui colto, inchiodato e maledetto
Dal Fato lunatico in notte di Luna
Che sebbene velata al mio sperduto sguardo
Trafitto ha l'animo con infausto dardo
Che se il cuore è lento nel suo palpitare
L'animo corre ammalato di fame
Cogliendo rugiada dai pozzi due scuri
che ancora spiano nei luoghi miei bui
Così tristemente in sventura mi dolgo
che un tesoro si raro non potrà essere colto
Qual torto abbia a dover scontare
Lo sa solo il Nume e il dardo suo infame
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