venerdì 22 luglio 2016

Il Cavaliere Ridente

Un cavaliere soleva sostare
sotto l'ombra umida d'una quercia.

Da li spiare la vita lieta,
scorrere lungo la strada maestra.

Le genti molte coi loro affanni
le stagioni scorrere e chiamarsi anni.

Il suo sorriso lieto e mai stanco
lo scudo bello pendergli dal fianco

E mai un pensiero lo seppe spostare,
da quella quercia e dal suo guardare


Solo, un di che il sole sorse
a coronare splendida dama

Il cavaliere tremò e cadde
la ferita sua rara

Lo sguardo si perse nella lunga stagione
l'estate svani e con essa il suo cuore

Ma mai il sorriso vole mutare
e ancora sosta nel'ombra

A vigilare.

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