Alta sorge la sponda
ove fragorosa s'increspa l'onda
Sulle lisce vertigini d'avorio sbalzato
non ve nido che rondine accolga
Non è il vento che spira sul'onde
ma il cruccio d'un Dio obliato
E il mio occhio dal Nume istigato
oltre il lido il monte ha guardato
E bellezza e sgomento
solcano il mio volto
Il ricordo mio dannato
Nessun commento:
Posta un commento