Cè un vasto nulla dove dimora la mi anima
nei silenzi fatti di pietra, di sguardi vuoti, distanti.
Lento batte il cuore una lugubre marcia,
giacché il sangue s'è fatto crosta nelle vene.
Ne il sole mi sfiora con le sue dita
dacché m'eclissai anche io.
Il mondo è morto ed io vivo
Ultimo testimone del'aurora attendo la notte.
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